Un omaggio a Pier Paolo Pasolini a 50 anni dalla sua uccisione.
P.P.P. Profezia è Predire il Presente è il nuovo concerto-reading di Massimo Zamboni che ha ispirato l’omonimo album uscito nel gennaio 2025 e che vede sul palco Erik Montanari alle chitarre e ai cori, Cristiano Roversi alle tastiere, e synth. Più che un concerto, si tratta di un’opera letteraria trasposta in musica. Più che canzoni, sono capitoli che ripercorrono e ricostruiscono una storia unica e controversa, preziosa e drammatica. Quella di uno dei maggiori intellettuali italiani di sempre, Pier Paolo Pasolini.
Un concerto e un disco pervasi da quel dolore civico profondo che accompagna incessantemente il percorso di P.P.P. come uomo e come intellettuale che ha saputo profetizzare e percepire la trasformazione drammatica e lacerante dell’Italia.
Un Pasolini multiforme, inafferrabile, che ha affrontato inimicizie insanabili, disumane, e un isolamento feroce altrettanto. Eppure, ancora oggi, a 50 anni dalla sua uccisione, non possiamo prescindere dalla sua intelligenza, da quel suo sguardo che taglia come un laser ed è capace di offrire squarci di una compassione profondissima, conclude Zamboni.
Il disco nasce dall'omonimo progetto che alterna canzoni, letture tratte da Pasolini e testi scritti da Zamboni. P.P.P. Profezia è Predire il Presente si compone di tredici tracce: canti popolari, un omaggio a Giovanna Marini, brani estratti dal lungo percorso musicale di Zamboni e tre inediti: "La rabbia e l'hashish", "Cantico cristiano" e "Tu muori" che conducono lungo un percorso sempre più scuro, quasi desolato, per accompagnare il pensiero e la fine del pensare di Pasolini.
Una narrazione a tema che parte dal suo Friuli, dalla lingua che Pasolini ha lottato per portare a una dignità cancellata dal moderno, passando per lo sgomento verso la cecità di tutti, ponendo una speranza pre-politica nella capacità rigenerativa di un popolo che ormai non si può più chiamare tale. Un entusiasmo per la rivoluzione portoghese, tra gli ultimi sussulti positivi di un continente, e poi il declino, il cadere, il rimpicciolirsi. Un innamoramento finale per la sconfitta, fino a quel 2 novembre 1975 dove la notte di Ostia schianta definitivamente ciò che tanti avrebbero voluto veder schiantare: una persona non grata, da far tacere, ma la cui parola è oggi più presente e necessaria che mai.
"Persona non grata" è anche l'ultima canzone: la narrazione è conclusa, la persona non grata non esiste più, e ci lascia con un ultimo avvertimento: “Siamo tutti in pericolo”. Queste sono le ultime parole pubbliche di Pasolini, una profezia inascoltata e pregiudicata, temuta e ridotta alla completa solitudine. Che le chitarre urlino.
Massimo Zamboni: voce, chitarra
Erik Montanari: chitarra, backing vocals
Cristiano Roversi: tastiera, stick, basso, editing
video:
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MIELA MUSIC LIVE
organizzazione:
Bonawentura / Teatro Miela
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Ingresso:
intero: € 18,00
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 040 3477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00
on-line (+ddp):
https://www.vivaticket.com/it/ticket/massimo-zamboni-p-p-p-profezia-e-predire-il-presente-il-tour-teatrale/280737
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